Tetsuo Hara e Buronson: chi sono i padri di Ken Il Guerriero

Tutti i fan di Ken Il Guerriero conoscono bene i nomi di Tetsuo Hara e Buronson. Ma da cosa sono stati influenzati nella creazione dell’opera? Chi o cosa li ha ispirati?

Yoshiyuki Okamura, noto con lo pseudonimo Buronson, ha contribuito a plasmare la personalità e la struttura narrativa della trama di Ken il guerriero, valorizzando il protagonista con la sua esperienza da sceneggiatore e supervisore. Ha portato nel progetto la propria passione per i film d’azione e per le ambientazioni post-apocalittiche. Influenzato da icone del cinema come Bruce Lee e da saghe come Mad Max, Buronson ha creato un mondo dove la violenza, la sopravvivenza e il senso dell’onore convivono in maniera intensa.

È grazie a lui se Kenshiro si muove in un universo credibile, popolato da guerrieri duri e spietati, dove ogni dettaglio, dai vestiti logori ai mezzi di trasporto futuristici ma decadenti, racconta una storia di sopravvivenza e lotta. La sinergia tra la precisione visiva di Hara e la sensibilità narrativa di Buronson ha così dato origine a un personaggio che è diventato un simbolo di coraggio, giustizia e forza interiore.

Tetsuo Hara invece è la mente creativa che ha dato vita all’aspetto iconico e ai dettagli visivi di Kenshiro. Ha realizzato numerose opere di successo nel panorama dei manga giapponesi, ma ciò che lo distingue è il suo metodo di lavoro particolare: disegna infatti con un occhio chiuso. Questa abitudine nasce da una rara deformazione oculare che lo costringe a concentrarsi con un solo occhio aperto, modificando la percezione delle proporzioni e dei dettagli. Paradossalmente, questa limitazione ha portato Hara a rivedere più volte i suoi lavori, affinando ogni linea e rendendo i suoi disegni straordinariamente dettagliati e dinamici. Queste qualità hanno contribuito a rendere Kenshiro un personaggio visivamente memorabile e unico.

Se siete fan di Ken il guerriero già saprete che a Lucca Comics 2025 sarà presente proprio Tetsuo Hara! Il celebre mangaka sarà ospite alla convention, dove i fan potranno ammirare le sue opere e vivere da vicino il mondo del leggendario creatore di Ken il Guerriero.

Mad Max, fonte di ispirazione per Tetsuo Hara e Buronson

Quali sono le opere e le influenze che hanno spinto Tetsuo Hara e Buronson a dare vita al capolavoro che oggi conosciamo? Siamo negli anni ‘80: Tetsuo Hara ha appena completato un piccolo manga incentrato sulle arti marziali. Intanto l’arte dell’Hokuto Shinken inizia a farsi strada nella sua immaginazione. Per sviluppare la storia in modo coerente e coinvolgente, gli viene affiancato Buronson, che porta con sé una forte sensibilità narrativa e una visione più adulta del mondo.

In un’intervista Buronson ha rivelato che inizialmente Kenshiro doveva essere un ragazzo normale come tanti. Tuttavia, questa idea apparve troppo banale per un protagonista destinato a diventare leggenda. Fu allora che l’esperienza visiva e narrativa derivata dalla saga di Mad Max entrò in gioco. Le ambientazioni post-apocalittiche e i personaggi duri e spietati fecero sì che Ken evolvesse da semplice ragazzo a guerriero potentissimo, capace di affrontare avversari invincibili e di sopravvivere in un mondo crudele e desolato.

Buronson spiegò anche come le terre devastate dalle guerre atomiche siano diventate il terreno perfetto per raccontare le avventure di Kenshiro. Proprio come Mel Gibson in Mad Max, Ken possiede una forza fisica straordinaria. Lui è in grado di sconfiggere nemici con pochi colpi, ma allo stesso tempo animato da sani valori di giustizia e rispetto per gli innocenti. Il mondo di Mad Max, con le sue risorse limitate, i predatori che dominano i più deboli e la lotta per la sopravvivenza, è rispecchiato fedelmente nel manga e nell’anime. Città distrutte, villaggi assediati da bande violente, lotta per il potere e per la sopravvivenza quotidiana. In sostanza, la trama di Kenshiro non è altro che una rielaborazione intensa e personalissima di ciò che Buronson e Hara avevano osservato nei film di George Miller. Un mondo crudele in cui il coraggio, la forza e l’onore possono fare la differenza.

Grazie a questa fusione di elementi cinematografici e di arti marziali, Kenshiro non è soltanto un guerriero invincibile, ma un simbolo di resistenza e moralità in un universo che sembra non avere più regole. La visione post-apocalittica di Mad Max ha fornito la tela perfetta su cui dipingere il mito dell’Hokuto Shinken. In tal modo una semplice storia di scuola si è trasformata in un’epopea epica destinata a rimanere nella memoria di intere generazioni.

Il Don Chishiotte d’acciaio: il fratello spirituale di Kenshiro

Tra le serie create da Tetsuo Hara ce n’è una in particolare che merita attenzione: Il Don Chishiotte d’acciaio. Questo manga, composto da 10 episodi raccolti in 2 volumi, è un vero e proprio laboratorio creativo in cui Hara sperimenta personaggi, dinamiche e simboli che ritroveremo poi in Hokuto no Ken. Il protagonista, Koruso Gen, è un motociclista temerario che partecipa a gare di motocross estremamente violente e pericolose in tutto il mondo. La sua figura, già forte e determinata, anticipa molti dei tratti eroici e indomabili che vedremo in Kenshiro.

Se osserviamo il suo principale rivale, Higarashi, emergono immediatamente delle somiglianze con Shin, l’avversario amoroso di Kenshiro. Entrambi incarnano l’archetipo del nemico elegante e spietato, che sfida il protagonista sia fisicamente sia emotivamente, mettendo in risalto il coraggio e la determinazione del nostro eroe. Questa continuità tra le opere mostra come Hara amasse riciclare e perfezionare dinamiche narrative vincenti, creando archetipi universali che funzionano in diversi contesti.

Un altro dettaglio interessante riguarda gli stemmi: la Red Army, organizzatrice delle gare di motocross, sfoggia una bandiera con un simbolo che richiama fortemente quello dei vessilli del Re di Hokuto, Raoul. Questo tipo di rimandi visivi non è casuale: Hara amava creare legami simbolici tra le sue opere, facendo sì che anche i dettagli grafici suggerissero una continuità o una parentela spirituale tra i personaggi e i mondi che immaginava.

Infine, non possiamo non notare la protagonista femminile del Don Chishiotte d’acciaio. Osservandola attentamente, appare chiaro come Hara abbia posto le basi per Lyn, la dolce e coraggiosa compagna di Kenshiro: stessa grazia, stesso carattere forte ma delicato, stessa capacità di ispirare il protagonista e di incarnare i valori di giustizia e lealtà. La differenza sta nel fatto che qui siamo davanti a una versione “giovane” e sperimentale del tipo di eroina che Hara avrebbe poi perfezionato.

In sostanza, Il Don Chishiotte d’acciaio può essere visto come il vero “fratello spirituale” di Hokuto no Ken: un’opera che contiene semi narrativi, simbolici e visivi che fioriranno pienamente nel mito di Kenshiro, dimostrando come ogni creazione di Hara sia parte di un processo di affinamento artistico e narrativo continuo.

Tetsuo Hara al Lucca Comics 2025!

Tetsuo Hara sarà ospite a Lucca Comics & Games 2025! Parteciperà per la prima volta all’evento italiano e durante questi giorni, Hara incontrerà i fan attraverso interventi sul palco ed eventi pubblici e interviste con media nazionali e internazionali. Le sessioni di autografi sono molto limitate e a prezzi elevati. Ma è normale considerando che si tratta di un artista di alto livello che ha cambiato la storia dell’animazione e del cinema.

Inoltre, dal 26 ottobre al 2 novembre, sarà allestita la mostra Tetsuo Hara: Like a Bolt from the Blue presso la Chiesa di Santa Annunziata dei Servi a Lucca. Questa esposizione unica presenterà oltre 100 opere originali, tra cui dipinti e tavole di manga, offrendo uno sguardo approfondito sull’evoluzione artistica e narrativa dell’autore. Per gli appassionati, saranno disponibili articoli esclusivi in edizione limitata, come una maglietta e una stampa d’arte firmata, acquistabili presso il negozio della mostra (tutte le info sul sito ufficiale del Lucca Comics).

La partecipazione di Tetsuo Hara a Lucca Comics & Games 2025 ha suscitato un ampio dibattito riguardo ai costi elevati associati ai meet and greet con l’autore. Questi prezzi non sono stabiliti direttamente da Lucca Comics & Games o Panini Comics, ma derivano da un listino ufficiale fornito da Coamix, la casa editrice giapponese co-fondata dallo stesso Hara.

Inoltre i prezzi elevati dei meet and greet si spiegano con diversi fattori: la rarità di incontrare un autore leggendario come il creatore di Hokuto no Ken e i costi logistici per il viaggio e l’organizzazione. Inoltre il tempo limitato a disposizione per le sessioni di autografi e il valore collezionistico degli articoli inclusi, come stampe e opere firmate. In pratica, l’alto costo riflette l’esclusività dell’esperienza e il prestigio dell’incontro. Chi desidera partecipare senza spendere cifre esorbitanti potrà comunque assistere a sessioni gratuite tra il pubblico e visitare la mostra.

Vi ricordo anche che Tetsuo Hara nel 2025, oltre alla sua prima apparizione in Italia al Lucca Comics & Games, ha preso parte ad un panel al Kansai Expo di Osaka il 27 aprile 2025, dove ha discusso di creatività e futuro del manga con altri esperti del settore.
Attualmente non risultano altri eventi programmati per questo grande artista e tutto questo ci fa capire che la sua partecipazione a Lucca Comics è davvero qualcosa di incredibile e irripetibile!

Per info e approfondimenti consultare il sito della COAMIX

Se ti appassiona il mondo di Ken il guerriero leggi anche “Come è nato il personaggio di Reina di Ken Il Guerriero”

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