La serie “Cyborg 009” è un anime giapponese di fantascienza e azione tratto dall’omonimo manga scritto e disegnato da Shotaro Ishinomori. Si tratta di uno dei più importanti autori di manga del dopoguerra, noto anche per aver creato “Kamen Rider”. Il manga originale fu pubblicato a partire dal 1964. Oggi è considerato uno dei primi a introdurre in modo complesso il tema dell’essere umano potenziato dalla tecnologia, i cosiddetti cyborg. Ha inoltre avuto il merito di aver esplorato questioni etiche, sociali e filosofiche legate alla convivenza tra uomo e macchina.
Cyborg 009 è una saga longeva e influente che, partendo dal manga di Ishinomori, ha generato numerose versioni e sequel, mantenendo vivo nel tempo il tema dell’identità umana di fronte al progresso tecnologico. Per questo non è facile capire da dove iniziare a seguire questa saga. Di seguito ti aiuto a fare chiarezza e ti suggerisco un’ordine di visione per capire al meglio tutta la trama delle opere legate a Cyborg 009.
In che ordine guardare la serie anime dei Cyborg 009: l’ordine cronologico di uscita
Iniziamo elencando le opere in ordine cronologico di uscita (non in ordine narrativo interno della storia). Alla fine ti spiegherò quale è a mio avviso l’ordine migliore di visione che non segue quello cronologico di uscita e che ti permette di vedere solo le opere realmente uscite e doppiate in Italia.
1. I primi film su Cyborg 009 del 1966 e 1967
La storia dei Cyborg 009 ottiene una prima trasposizione animata del manga con due film. Uno del 1966 intitolato semplicemente “Cyborg 009”. E uno del 1967, col titolo originale giapponese “Cyborg 009: Kaiju Senso” (traducibile “La guerra dei mostri”).
Entrambi furono diretti da Yugo Serikawa e prodotti dallo studio Toei Doga. Hanno una durata relativamente breve (circa 60 minuti ciascuno) rispetto ad una serie televisiva. Questi film anticiparono la serie televisiva del 1968.
2. La prima serie anime di Cyborg 009 (1968)
La prima serie animata di Cyborg 009 venne trasmessa in Giappone nel 1968, prodotta dallo studio Toei Animation, e fu composta da 26 episodi realizzati in bianco e nero. Una scelta ormai rara per l’epoca, dato che l’industria televisiva giapponese stava appena iniziando la transizione al colore. Questa serie contribuì a far conoscere i personaggi e i temi dell’opera ad un pubblico più vasto.
La storia segue Joe Shimamura (Cyborg 009) e gli altri otto cyborg creati dalla misteriosa organizzazione Black Ghost, che li ha rapiti e trasformati in armi umane contro la loro volontà. I protagonisti, dotati di poteri unici e provenienti da diverse parti del mondo, decidono di ribellarsi ai loro creatori e lottare per difendere l’umanità. Nonostante i limiti tecnici dell’epoca, la serie riuscì a trasmettere con forza il messaggio umanista e antimilitarista che caratterizza l’intera opera di Ishinomori.
Pur essendo relativamente breve, questa prima versione di Cyborg 009 ha un valore storico notevole: è considerata una pietra miliare dell’animazione giapponese di fantascienza, e gettò le basi per le successive reinterpretazioni della saga, aprendo la strada a serie più moderne e a film che ne avrebbero approfondito i temi e i personaggi.
3. La seconda serie anime “Cyborg – I nove supermagnifici” (1979)
Nel 1979 venne realizzata una seconda serie animata di Cyborg 009, questa volta a colori, composta da 50 episodi e prodotta nuovamente dalla Toei Animation. Questa nuova edizione rappresentò un vero e proprio rilancio del franchise, aggiornandone lo stile grafico, il ritmo narrativo e la colonna sonora per adattarlo ai gusti del pubblico dell’epoca. In Italia, la serie divenne nota con il titolo “Cyborg – I nove supermagnifici”, ed è proprio questa versione che fece conoscere la saga a un pubblico internazionale molto più ampio.
La trama riprende i principali elementi del manga originale di Shotaro Ishinomori, raccontando la storia di Joe Shimamura (009) e dei suoi compagni. Loro sono tutti esseri umani trasformati in cyborg dalla malvagia organizzazione Black Ghost, che intende sfruttarli come strumenti di guerra. Dopo la ribellione, i nove eroi decidono di combattere contro i loro creatori e contro tutte le ingiustizie che minacciano l’umanità. Ogni personaggio possiede abilità uniche legate al proprio numero. La super-velocità di 009, la forza di 005 o le armi integrate di 004 rendono la squadra eterogenea ma unita da un destino comune.
In Italia venne trasmessa negli anni ’80, riscuotendo un buon successo e diventando un ricordo affettuoso per molti appassionati di anime di quella generazione.
4. Il film “Cyborg 009 – La leggenda della supergalassia” (1980)
Il film “Cyborg 009 – La leggenda della supergalassia” è un lungometraggio animato del 1980 prodotto dalla Toei Animation, diretto da Masayuki Akehi. È considerato una delle opere più ambiziose del franchise, grazie all’ampio respiro della sua storia e alla qualità dell’animazione, superiore a quella delle precedenti serie televisive.
Rappresenta una sorta di continuazione ideale della serie del 1979 (Cyborg – I nove supermagnifici), pur presentando una trama indipendente che può essere seguita anche da chi non ha visto l’anime.
La storia porta i nove cyborg in una nuova avventura cosmica: dopo aver sconfitto la Black Ghost, vengono coinvolti in un conflitto su scala interstellare quando una misteriosa civiltà aliena minaccia di distruggere interi sistemi planetari. Joe Shimamura (009) e i suoi compagni intraprendono così un viaggio nello spazio per fermare il pericolo e scoprire la verità dietro il mito della “supergalassia”.
Il film combina azione, dramma e temi fantascientifici, riflettendo sull’equilibrio tra progresso tecnologico e spirito umano, un filo conduttore costante nell’opera di Ishinomori.
È anche uno dei primi film d’animazione giapponesi a esplorare in modo così ampio il tema dello spazio e dell’umanità universale.
5. La terza serie anime “Cyborg 009: The Cyborg Soldier” (2001)
La terza serie animata di Cyborg 009, intitolata “Cyborg 009: The Cyborg Soldier”, va in onda in Giappone tra il 2001 e il 2002, per un totale di 51 episodi. Questa serie rappresenta un reboot moderno del classico racconto, che riprende i temi fondamentali dell’opera originale ma con un approccio narrativo più maturo. Anche il tono è più drammatico, adatto al pubblico contemporaneo dell’epoca.
La trama segue ancora una volta Joe Shimamura (009) e i suoi otto compagni cyborg, vittime delle manipolazioni della Black Ghost, organizzazione che intende scatenare una nuova guerra mondiale sfruttando la tecnologia. I protagonisti si ribellano ai loro creatori e lottano per difendere l’umanità, cercando nel contempo di trovare un senso alla propria esistenza.
Per quanto riguarda la distribuzione, “Cyborg 009: The Cyborg Soldier” non è mai stata trasmessa ufficialmente in Italia e rimane inedita nel nostro Paese. Non esistono versioni doppiate o sottotitolate in italiano, né edizioni home video distribuite sul mercato nazionale. Probabilmente nel web potrete trovare delle edizioni sottotitolate in italiano dai fan.
6. Il film “009 Re:Cyborg” (2012)
“009 Re:Cyborg” è un film d’animazione in CGI del 2012, diretto da Kenji Kamiyama e prodotto da Production I.G in collaborazione con Sanzigen e Ishimori Productions. Si tratta di una reinterpretazione moderna del classico di Shotaro Ishinomori, ambientata in un contesto contemporaneo, con i protagonisti ormai cresciuti e costretti a riunirsi di fronte a una nuova crisi globale.
La storia è ambientata nel 2013, in un mondo simile al nostro ma segnato da una serie di misteriosi attentati suicidi in cui persone comuni fanno esplodere grattacieli in varie città del pianeta, convinte di agire su ordine di una voce divina. Per indagare sull’origine di questi eventi, l’organizzazione di intelligence mondiale riattiva il progetto “009”: i nove cyborg, che da anni vivono sparsi per il mondo conducendo vite normali, ricevono una nuova chiamata.
Il protagonista Joe Shimamura (009), che ha perso parte della memoria e vive isolato a Tokyo, si trova così a fare i conti non solo con la minaccia globale, ma anche con la propria identità e la fede.
Il film è uscito in Giappone nel 2012, anche in versione 3D nelle sale cinematografiche, e successivamente ha avuto una distribuzione internazionalmente in diversi Paesi. In Italia, 009 Re:Cyborg è arrivato ufficialmente nel 2013, grazie a Dynit, con doppiaggio italiano completo.
7. OVA “Cyborg 009 vs Devilman”
“Cyborg 009 vs Devilman” è un crossover anime che unisce due storiche serie giapponesi: Cyborg 009 di Shotaro Ishinomori e Devilman di Go Nagai, due autori fondamentali della cultura manga e anime.
L’opera è una miniserie OVA (Original Video Animation) composta da 3 episodi, uscita in Giappone nel 2015. La produzione è dello studio Bee Media in collaborazione con Actas, mentre la regia è di Jun Kawagoe, già noto per aver diretto Cyborg 009: The Cyborg Soldier (2001).
La trama mette in contatto i due universi narrativi: i nove cyborg di Ishinomori si trovano a fronteggiare misteriosi esseri demoniaci che stanno attaccando l’umanità, tra cui lo stesso Devilman (Akira Fudo). Inizialmente i due gruppi si scontrano per incomprensione, ma in seguito uniscono le forze contro una minaccia comune che trascende entrambe le realtà.
Lo stile dell’anime mescola l’estetica moderna con il rispetto per i disegni e le atmosfere originali degli anni ’70, e si distingue per la sua ambientazione cupa e l’azione intensa. È stato pensato sia come omaggio ai due classici sia come punto di contatto tra i loro temi centrali: la lotta interiore tra bene e male, e la riflessione sull’umanità di esseri “non umani”.
L’opera è stata distribuita in home video e successivamente resa disponibile anche su piattaforme di streaming (in alcune regioni tramite Netflix).
8. Trilogia di film “Cyborg 009: Call of Justice” (2016)
“Cyborg 009: Call of Justice” è una trilogia di film in CGI (computer grafica) prodotta da Ishimori Productions e OLM Digital, uscita in Giappone nel 2016. L’opera rappresenta una nuova reinterpretazione moderna del celebre universo creato da Shotaro Ishinomori, con una storia completamente inedita ambientata molti anni dopo gli eventi delle serie precedenti.
La trilogia è composta da tre film della durata di circa 90 minuti ciascuno, proiettati nei cinema giapponesi in anteprima limitata tra novembre e dicembre 2016, per poi essere rilasciati in streaming su Netflix a livello internazionale come serie in 12 episodi (suddividendo i tre film in parti più brevi).
La storia si svolge in un futuro in cui i cyborg vivono una vita apparentemente tranquilla, ormai dimenticati dal mondo. Tuttavia, una nuova minaccia emerge: un gruppo di esseri misteriosi chiamati “Blessed”, che si proclamano evoluti e superiori all’umanità. Joe Shimamura (009) e gli altri otto membri del team devono affrontare questi nuovi avversari, scoprendo un complotto globale che coinvolge politica, scienza e manipolazione genetica.
L’intera trilogia è realizzata in animazione 3D CGI, ma con un look che mantiene un’estetica vicina al disegno tradizionale, anche se molti fan storici hanno trovato lo stile visivo piuttosto rigido e meno espressivo rispetto alle versioni animate classiche. Tuttavia, hanno apprezzato la regia d’azione dinamica e le sequenze di battaglia spettacolari.
In Italia, Cyborg 009: Call of Justice è disponibile su Netflix, completamente doppiato in italiano.
In che ordine guardare la serie anime dei Cyborg 009: il nostro suggerimento di visione
Per seguire un ordine narrativo coerente del mondo di Cyborg 009, puoi iniziare con la serie del 1979, Cyborg – I nove supermagnifici. Qui si racconta l’origine dei personaggi e la loro ribellione contro la Black Ghost.
Prosegui poi con il film del 1980, Cyborg 009 – La leggenda della supergalassia, che funge da ideale continuazione della storia. Trovi entrambe queste opere su Prime Video – Anime Generation.
Successivamente puoi vedere la trilogia in CGI del 2016, Cyborg 009: Call of Justice, disponibile su Netflix e completamente doppiata in italiano. Questa rappresenta l’ultima avventura cronologica dei cyborg.
L’OVA Cyborg 009 vs Devilman (2015) è invece un crossover fuori continuità, ma grazie al suo successo può essere tranquillamente visto alla fine della trilogia del 2016 o anche dopo la serie del 1979. Anche questo disponibile su Prime Video.
Per approfondire la figura di Shotaro Ishinomori leggi la sua scheda su Wikipedia
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