I costumi di Occhi di gatto: tutte le versioni fino ad oggi

Chi ha seguito la storica serie anime anni ‘80, avrà notato che i costumi di Occhi di gatto non restano identici per tutta la durata delle puntate. Il primo cambiamento di look avviene esattamente tra l’episodio 36 e il 37, segnando un vero e proprio restyling del look delle sorelle. Anche nel remake appena uscito su Disney+ le tutine delle tre sorelle sono diverse.
Vediamo come il loro abbigliamento è cambiato nel corso del tempo, riuscendo sempre a mantenere una vena di sensualità ed eleganza.

I due look della serie animata anni ‘80

Durante la prima stagione, Sheila (Hitomi), Kelly (Rui) e Tati (Ai) indossano tute elasticizzate dal taglio elegante ma piuttosto coprente.

Sheila sfoggia il blu, Kelly il viola e Tati l’arancione: colori ormai iconici per le tre ladre gentildonne.

Le tute presentano maniche lunghe e linee più sobrie; solo Sheila e Kelly mettono in mostra spalle scoperte e scollature accentuate, mentre Tati completa l’abito con una camicetta giallo pastello, più semplice e giovanile.

Con l’inizio della seconda stagione, la serie introduce un’evidente revisione estetica. Pur mantenendo le tonalità originarie, i nuovi costumi appaiono più audaci e moderni: le maniche scompaiono del tutto e il taglio dello scollo assume una forma a cuore, più femminile e sensuale.

La trasformazione più marcata riguarda Tati, che abbandona la sua immagine da ragazza innocente per adottare uno stile più maturo, con una canotta aderente che sottolinea la crescita del personaggio.

Ma cosa ha spinto gli autori a modificare il design delle protagoniste? Non si tratta soltanto di una trovata pubblicitaria per conquistare un pubblico più vasto. Le ragioni vanno ricercate nei retroscena della produzione, dove scelte artistiche e considerazioni commerciali si sono intrecciate in modo significativo.

Il nuovo character designer e il cambio di stile

Nei primi 36 episodi di Occhi di gatto, il design dei personaggi portava la firma di Akio Sugino, artista di grande esperienza che aveva già collaborato a celebri serie come Rocky Joe, Il Tulipano Nero e Remì.
Con l’avvio della seconda stagione, nel 1985, si verificò un importante passaggio dietro le quinte: la regia fu affidata a Kenji Kodama, noto al pubblico per i successivi successi City Hunter e Detective Conan.
Parallelamente, il ruolo di character designer passò a Satoshi Hirayama, famoso per aver contribuito a definire lo stile di Lupin III. Fu proprio Hirayama a introdurre una ventata di rinnovamento, ridefinendo il look delle tre sorelle con linee più dinamiche e un’estetica più moderna e seducente. Il suo obiettivo era rendere le protagoniste non solo più attuali, ma anche più accattivanti agli occhi del pubblico dell’epoca.

L’evoluzione dei costumi all’interno della storia

Ma in che modo questo cambiamento viene inserito nella narrazione? Come accennato, la transizione avviene tra l’episodio 36, intitolato Partenza per l’Europa, e l’episodio 37, Una gatta rivale. Nel primo, le tre ladre gentildonne vengono contattate da Daigo, un misterioso personaggio che le invita a bordo della sua nave con lo scopo di proteggere un quadro di enorme valore.

L’opera, dipinta dal loro padre Heinz, raffigura una scena di guerra controversa: un soldato nell’atto di giustiziare un prigioniero. Il vero problema risiede nell’identità del militare, poiché si tratta di un candidato alle elezioni presidenziali. Se il quadro venisse divulgato, la carriera politica dell’uomo sarebbe compromessa, motivo per cui egli cerca disperatamente di distruggerlo.

Daigo, invece, vuole salvaguardare l’opera e affida alle sorelle il compito di proteggerla. Poco prima di essere assassinato, rivela alle tre protagoniste che Heinz si trova a Parigi, spingendole così a partire per l’Europa. Per giustificare il viaggio, Sheila racconta al fidanzato Matthew (Toshio) che si tratta semplicemente di una breve vacanza tra amiche, un addio al nubilato prima del matrimonio.

Una volta a Parigi, le tre sorelle si immergono nell’atmosfera raffinata della capitale francese: tra passerelle di moda, boutique di lusso e visite ai musei, restano affascinate dal fascino artistico della città. È durante una visita al Louvre che rimangono colpite dalla Venere di Milo, la celebre statua di Afrodite.
Le curve armoniose della scultura e la linea del busto, che richiama la forma di un cuore, ispirano le protagoniste e diventano la base per i nuovi costumi della seconda stagione. Un design che fonde eleganza europea, sensualità e forza femminile, simbolo perfetto della loro nuova identità.

La classica e seducente tutina di Occhi di gatto in City Hunter: Private Eyes

Nel 2019 il trio di Occhi di gatto è riapparso nel film di animazione “City Hunter: Private Eyes” (titolo originale City Hunter: Shinjuku Private Eyes), diretto da Kenji Kodama, basato sul manga City Hunter di Tsukasa Hōjō.

Il film segna un ritorno dello studio Sunrise e dello staff originale, con le voci storiche di Ryo Saeba, Kaori Makimura e gli altri personaggi principali.

La trama coinvolge i protagonisti quando vengono ingaggiati per proteggere una giovane modella che sostiene di essere perseguitata da misteriosi malviventi. Dietro la facciata, si nasconde uno scenario più grande che coinvolge complotti, tecnologia moderna e pericoli che minacciano la città. Le tre sorelle, Hitomi (Sheila), Rui (Kelly) e Ai (Tati), compaiono in una scena breve ma riconoscibile, durante la quale si vedono in azione con il loro classico stile. Si tratta di un omaggio diretto all’autore Tsukasa Hōjō, creatore sia di City Hunter sia di Cat’s Eye.

Le giovani non hanno un ruolo centrale nella trama del film, ma la loro apparizione è un easter egg molto apprezzato dai fan storici, pensato come collegamento simbolico tra i due universi narrativi. Qui il loro look ricalca quello della seconda stagione della serie animata classica.
Per vedere un abbigliamento decisamente nuovo, dobbiamo andare al remake recente di tutta la serie che è approdato su Disney+ nel 2025.

Il remake di Occhi di Gatto del 2025: i nuovi costumi delle sorelle

Il remake di Occhi di Gatto (Cat’s Eye) è finalmente arrivato su Disney+ nel 2025, riportando sullo schermo una delle serie anime più amate degli anni Ottanta. L’opera, ispirata al manga di Tsukasa Hōjō, ha conquistato una nuova generazione di spettatori grazie a un’animazione moderna e a un restyling affascinante delle celebri ladre gentildonne.

Il progetto si è poi rivelato una produzione animata di alto livello, fedele allo spirito originale e ricca di dettagli curati nei costumi e nelle ambientazioni.

Questa nuova versione di Occhi di Gatto mantiene intatto il fascino elegante e sensuale della serie originale, ma lo arricchisce con una grafica più dettagliata, azione spettacolare e uno stile narrativo dinamico.

In questa nuova serie si ritrovano tutti gli elementi iconici della serie classica. La carta da visita con il gatto rosso stilizzato, lasciata come firma dopo ogni colpo. E la casa-bar delle sorelle, ricostruita con grande attenzione ai dettagli. L’edificio conserva l’atmosfera originale, con il tetto spiovente, le travi a vista e l’ingresso affacciato sulla strada, mentre all’interno torna il lungo bancone dove Matthew sorseggia il caffè con Sheila.

I nuovi costumi riprendono lo stile della seconda stagione dell’anime classico (tute aderenti con spalle scoperte e nastri alla vita) ma con alcune novità di design. Le versioni moderne includono decorazioni e rilievi lungo le gambe e la vita, oltre a guanti coordinati che arrivano fino al gomito e lasciano le dita libere. Anche la parte sopra delle tute presenta forme diverse rispetto a quelle classiche.
Un aggiornamento che unisce sensualità e potenza visiva, perfettamente in linea con l’immagine contemporanea delle tre protagoniste.

Se ti piacciono le vicende del trio Occhi di gatto leggi anche “Occhi di Gatto censurata? Ecco cosa non abbiamo mai visto in tv

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