Gli 8 personaggi femminili più sexy di Dragon Ball

Quali sono secondo te i personaggi femminili più sexy apparsi in Dragon Ball? In questo universo narrativo popolato da combattenti sovrumani, alieni, cyborg e creature bizzarre, Akira Toriyama ha dato vita ad una galleria molto varia di figure femminili, alcune dolci e buffe, altre carismatiche e letali, tutte però caratterizzate da un design immediatamente riconoscibile.

In questo articolo ne ho selezionate otto fra le più iconiche e seducenti, pescandole da tutto il materiale legato alle avventure di Son Goku: dalla saga classica di Dragon Ball fino a Z, Super e ai film, senza dimenticare opere derivate che hanno contribuito ad ampliare l’immaginario della serie.

Queste scelte ricalcano il mio punto di vista: più che una classifica assoluta, sono una proposta di discussione per ricordare quanto le figure femminili abbiano inciso con fascino, carattere e presenza scenica sul mondo creato da Toriyama e in tutto l’universo dei manga e anime. E voi, quali preferite e perché?

Gli 8 personaggi femminili più sexy di Dragon Ball

8. Chichi: la principessa in bikini

Chichi è la moglie del protagonista di Dragon Ball, Goku, e una delle presenze femminili più costanti dell’intera epopea. La conosciamo dapprima come giovane principessa del Monte Frypan, poi come tenace praticante di arti marziali, e infine come madre severa ma protettiva. Per la maggior parte della serie la vediamo indossare tuniche o divise da combattimento, coerenti con il suo passato da guerriera e con la sua indole energica.

Tuttavia il pubblico non ha dimenticato il suo primo incontro con Goku, quando Chichi appare con uno striminzito bikini blu e un elmo cornuto da battaglia: un contrasto netto tra l’apparenza da ragazza timida e l’addestramento militare ricevuto. Quell’episodio rimasto iconico ha acceso per anni la curiosità dei fan, che hanno spesso rielaborato il personaggio in chiave meno materna e più seduttiva in fanart, cosplay e illustrazioni ideali, segno di quanto la sua immagine iniziale abbia lasciato il segno nell’immaginario collettivo.

Il fascino di Chichi deriva proprio da questa duplice natura: da un lato simbolo della quotidianità domestica che richiama Goku “alla realtà”, dall’altro guerriera capace di imporsi con forza e personalità in un mondo popolato da esseri sovrumani.

7. Erasa: la compagna di classe che tutti vorremmo

Al settimo posto troviamo Erasa, personaggio comparso in Dragon Ball Z durante la saga del torneo di arti marziali frequentato da Gohan sotto la falsa identità di Great Saiyaman. È una vivace compagna di scuola del ragazzo e, a differenza di Videl, più sospettosa e pragmatica; si mostra fin da subito aperta, curiosa e disinvolta nei modi. Spesso flirta con Gohan in modo esplicito, talvolta con leggerezza che sfiora la provocazione, consapevole del proprio fascino.

Parte del suo ruolo narrativo è proprio quello di offrire un contrasto sociale e di tono: Erasa incarna la tipica ragazza appariscente e popolare del liceo, abituata a ricevere attenzioni. Il fisico prorompente, i capelli corti e biondi, gli occhi azzurri e il volto aggraziato la rendono immediatamente riconoscibile, e questo design estroverso è coerente con il suo modo di porsi.

Pur comparendo in un numero limitato di episodi, Erasa è rimasta impressa ai fan per la sua spontaneità, per le dinamiche leggere che innesca attorno a Gohan, spesso messo in imbarazzo dai suoi complimenti, e per la capacità di introdurre, in una saga dominata da tensione e combattimenti, una boccata d’aria fresca dal tono scolastico e quotidiano.

6. Lan Fan: la lottatrice che si spoglia per vincere

La nostra classifica dei personaggi femminili più sexy in Dragon Ball comincia a farsi davvero calda con Lan Fan, una giovane lottatrice che prende parte al 21º Torneo Tenkaichi, riuscendo persino a entrare nella rosa degli otto finalisti. A differenza di molte altre partecipanti, Lan Fan non fa leva solo sulla forza fisica, ma gioca apertamente sull’arma della seduzione come tattica di combattimento, trasformando il ring in un vero terreno psicologico.

Il momento che l’ha resa leggendaria agli occhi dei fan è quello della sua sfida con Nam. Nel tentativo di destabilizzarlo e distrarlo, Lan Fan decide di spogliarsi sul ring, rimanendo con un completino intimo rosa: un gesto tanto audace quanto spiazzante, che mette in crisi l’avversario e ribalta per un attimo le dinamiche del match. Pur non arrivando a vincere il torneo, quella scena è rimasta una delle più citate quando si parla di momenti piccanti nella serie classica.

Lan Fan rappresenta quindi un caso particolare: non è ricordata per imprese marziali clamorose, bensì per l’uso consapevole del proprio fascino come arma competitiva. In una saga dominata da forza bruta e tecniche speciali, la sua scelta resta una delle trovate più spiazzanti e memorabili di tutto il primo Dragon Ball.

5. Android 21: il doppio fascino da scienziata e demone

Android 21 è uno dei personaggi femminili più discussi introdotti in epoca recente nell’universo di Dragon Ball, nata come antagonista principale del videogioco Dragon Ball FighterZ e poi entrata stabilmente nell’immaginario dei fan. Si presenta inizialmente con fattezze umane estremamente curate: lunghi capelli rossi, occhiali da vista, lineamenti eleganti e un’aria da ricercatrice o professoressa, un archetipo che unisce rigore intellettuale e fascino adulto.

La sua trasformazione in forma Majin segna un netto cambio di registro: la pelle assume una tonalità lilla, i capelli diventano bianchi e fluenti, il busto si scopre lasciando intravedere un fisico modellato in modo quasi artificiale e compare una lunga coda tipica della razza Majin. Gli occhiali spariscono e lascia spazio un’espressione più predatoria, a metà tra femminilità letale e istinto primordiale.

Ciò che ha colpito il pubblico è proprio la coesistenza di eleganza e pericolosità: anche nella sua mutazione, pur emanando un’aura inquietante e disumana, Android 21 non perde affatto sex appeal. Anzi, per molti il contrasto fra la versione “umana” cerebrale e quella Majin istintiva rappresenta uno dei punti di forza estetici e narrativi del personaggio, capace di sedurre tanto sul piano del design quanto su quello dell’immaginario.

4. Marion: La sosia proibita di Bulma che ha incendiato il finale di Z

Capelli azzurri, lisci e di media lunghezza; occhi chiari; fisico dalle curve generose e un carattere civettuolo: vi ricorda qualcuno? A prima vista potrebbe sembrare Bulma o, più tardi, sua figlia Bra, tanto è forte la somiglianza nel design. In realtà si tratta di Marion (nel doppiaggio italiano anche “Maron”), la fidanzata di Crilin che compare negli ultimi episodi di Dragon Ball Z. Il personaggio viene introdotto proprio per sottolineare un momento di normalità sentimentale nella vita del guerriero calvo, prima che il destino lo conduca all’incontro con C-18.

Come è noto, la storia prende un’altra piega e Crilin finisce tra le braccia dell’androide, abbandonando Marion alla memoria degli spettatori. Ma qui arriva lo scoop che i fan non hanno mai ignorato: la figlia di Crilin e C-18 si chiamerà Maron. La variazione minore nella pronuncia e nell’ortografia non ha impedito anni di speculazioni: omaggio involontario? Irriverente lapsus affettivo? O forse, in qualche modo, Crilin non ha mai del tutto dimenticato la sua ex?

Al di là del gioco interpretativo, Marion resta impressa perché incarna un preciso tipo femminile della serie: seducente, espansiva, consapevole del proprio aspetto e non incline alla timidezza. La sua presenza breve ma incisiva è bastata a lasciarle un posto nella memoria dei fan, anche grazie a quel richiamo estetico così spudoratamente vicino al “modello Bulma” che fa chiedere se Toriyama non si sia divertito a giocare con l’idea della sosia provocante.

3. Lunch: due donne nello stesso corpo, tra innocenza e follia

Entriamo sul podio della nostra classifica dei 10 personaggi femminili più sexy di Dragon Ball con un caso unico: non una, ma due donne in una: l’indimenticabile Lunch! Il suo fascino nasce proprio dal dualismo estremo che la caratterizza. In condizioni normali è una ragazza dai capelli blu, dolce, ingenua e di indole servizievole, con lineamenti teneri e un’aria quasi angelica. Ma basta un semplice starnuto per innescare la trasformazione: i capelli diventano biondi, lo sguardo si fa tagliente, il temperamento esplode in aggressività e violenza incontrollata… e in mano compare immancabilmente un mitra. Entrambe le versioni, pur diversissime, hanno fatto breccia nei fan: la prima per la grazia innocente, la seconda per l’audacia da femme fatale criminale.

La sua presenza nelle prime saghe, accanto al gruppo principale, aggiungeva un tono comico ma anche erotico, grazie al contrasto fra ingenuità e pericolo incarnati nello stesso corpo. Il personaggio scompare poi senza spiegazioni nella trama successiva e i fan lo considerano uno dei grandi sprechi dell’intera serie.

Proprio questa sparizione improvvisa ha contribuito a fissare Lunch nel mito: rara, breve, iconica, un esempio perfetto di come anche figure secondarie, se dotate di una cifra forte, possano diventare simboliche a distanza di decenni.

2. Bulma: genio, icona e tentazione, è lei la regina di Dragon Ball

Al secondo posto non può che esserci una delle colonne portanti di Dragon Ball: la bellissima e geniale Bulma. Presente fin dal primo capitolo della serie, accompagna tutte le ere delle avventure di Goku: la vediamo prima come adolescente viziata ma brillante, poi come giovane adulta al fianco di Yamcha, infine come compagna del principe dei Saiyan, Vegeta. La sua evoluzione sentimentale e caratteriale è una delle più nette dell’intera saga.

Nel corso degli anni il personaggio cambia aspetto più e più volte: nuovi outfit, tagli di capelli radicali, fasi in cui la femminilità è esibita con disinvoltura e fasi in cui prevale l’immagine di scienziata e madre. Molti fan ritengono che, dopo aver messo su famiglia, Bulma abbia perso parte della sua sensualità esplicita, preferendo un’immagine più matura e istituzionalizzata. Tuttavia questo non ha intaccato l’affetto che il pubblico prova nei suoi confronti, anzi: il contrasto fra intelligenza brillante, ironia, prepotenza caratteriale e bellezza ha reso Bulma un volto iconico della serie ben oltre l’aspetto fisico.

Un aspetto rimasto nella memoria collettiva sono le sue numerose scenette bollenti e comiche con Muten, che sfruttavano la disinvoltura del personaggio e la sua capacità di imporsi anche nelle situazioni più assurde. A decenni di distanza, Bulma resta uno dei rari personaggi femminili di shōnen anime capaci di essere al tempo stesso sexy, intelligenti, determinanti per la trama e memorabili su ogni fronte.

1. Android C18: la bionda che ha sconvolto il mondo dei Saiyan

Chiudiamo la nostra classifica con il primo posto assegnato all’Androide C18, forse il personaggio femminile più iconico e desiderato dell’intero universo di Dragon Ball. Quando fa il suo ingresso in scena, al fianco del fratello C17, è una minaccia glaciale e inarrestabile: bellissima, fredda, imperturbabile, programmata per uccidere Son Goku senza esitazione. Il contrasto tra la sua natura di macchina biologica e l’aspetto umano estremamente curato (caschetto biondo perfetto, lineamenti eleganti, sguardo tagliente) ha colpito immediatamente i fan.

Col proseguire della storia, però, il personaggio subisce una delle trasformazioni più sorprendenti: da antagonista letale a donna capace di provare affetto, fino ad arrivare a innamorarsi di Crilin e a mettere su famiglia con lui. Questa riconversione emotiva non ne ha attenuato il fascino: al contrario, il dualismo ghiaccio/calore è diventato parte del suo mito.

Il caschetto biondo di C18 è entrato nella storia dell’animazione, tanto da diventare uno dei tratti distintivi più copiati in fanart e cosplay. Nelle versioni successive, quando assume un ruolo da “desperate housewife” un po’ come Bulma, lo taglia, perdendo parte della sua aura da assassina robotica, ma conservando comunque un magnetismo asciutto, adulto, quasi più forte proprio perché depurato da ogni artificio scenico.

C18 incarna una miscela rara nell’opera di Toriyama: eleganza minimalista, autosufficienza, forza marziale assoluta e un’evoluzione narrativa che la rende, a distanza di anni, ancora il riferimento quando si parla di sensualità in Dragon Ball.

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